Il 1° ottobre 2025, negli spazi dell’Archivio di Stato di Caserta situato all’interno della Reggia, è stata inaugurata la mostra “La biblioteca del conte Francesco Grisoni: tesori sul Regno di Napoli e gli umanisti Justinopolitani”, visitabile fino al 20 ottobre.
L’esposizione nasce dalla collaborazione tra la Biblioteca Centrale Srečko Vilhar di Capodistria e l’Università Popolare di Trieste, nell’ambito di un progetto promosso dalla Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana e realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura sloveno, grazie agli accordi di cooperazione bilaterale tra i ministeri e i governi di Slovenia e Italia.
Curata da Peter Štoka e Tedej Sušelj della Biblioteca centrale di Capodistria, la mostra mette in luce i legami storici e culturali tra Capodistria (Justinopoli) e Napoli, attraverso l’esposizione di volumi antichi e rari di autori come il beato Monaldo da Giustinopoli, Pier Paolo Vergerio il Vecchio e il Giovane, Andrea Divo, Santorio Santorio e altri illustri umanisti.
Particolare rilievo è stato dato alla figura del giurista veneziano Giovanni Ingegneri, vescovo di Capodistria nel Cinquecento, che nelle sue opere si collegò al pensiero del napoletano Giambattista della Porta, creando un vero e proprio ponte culturale tra l’Istria e il Regno di Napoli.
Un’ulteriore sezione dell’esposizione è dedicata al tema del grano e del pane, con testi provenienti sia dall’Istria che dalla Campania, a testimonianza di un dialogo secolare anche sul piano economico e sociale.
Dopo la prima tappa alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma nel novembre 2024, questa seconda esposizione conferma ancora una volta il forte legame culturale tra Slovenia e Italia, valorizzando la Reggia di Caserta come luogo simbolico di incontro tra due tradizioni umanistiche mediterranee.