Sede di Palazzo Tarsia
Il palazzo, che si trova in quella che fu la Via degli orti grandi, venne radicalmente ristrutturato nel XVII secolo dalla famiglia Tarsia, che ne acquisì la proprietà. Andrea Tarsia rese più sontuoso l’edifico, prevedendo un nuovo ingresso e decorazioni alla facciata nonché nell’atrio; infatti, nel corso degli ultimi anni, durante dei lavori di restauro, sono stati scoperti i resti di alcuni affreschi. Sopra il portone d’ingresso vi è lo stemma della famiglia, datato 1669, sopra il balcone invece, troviamo murata un’aquila con le ali spiegate, appartenuta alla tomba del condottiero emerito Jacopo Tarsia. Il salone principale era un tempo arricchito dalla collezione di ritratti degli appartenenti alla famiglia Tarsia, oggi in parte custodita nel Museo regionale di Capodistria che si possono ammirare sulle pareti che lungo le scalinate portano al primo piano. Tra i membri di questa famiglia si annoverano anche condottieri, umanisti, notai, sindici, dragomanni alla corte ottomana.
La CAN Costiera ha rilevato Palazzo Tarsia il 5 ottobre 2022, data in cui si è svolta la cerimonia di firma solenne del contratto di compravendita dell’immobile. L’acquisizione del palazzo si è concretizzata il 31 gennaio 2023 con la consegna delle chiavi da parte di Janez Pavčnik, direttore del quotidiano Primorske novice che per anni ha avuto sede proprio a Palazzo Tarsia, al Presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani. Si tratta di un importante passo in avanti per tutta la Comunità nazionale italiana, in quanto all’interno di questo prestigioso immobile, risalente al XVII secolo, troveranno posto sia la CAN Costiera sia altre organizzazioni e associazioni della CNI (la CAN di Capodistria, il Centro culturale e di promozione “Carlo Combi”, l’AIAS - Associazione italiana arte e spettacolo, l’Agenzia AIA, l’ufficio di rappresentanza del Deputato al seggio specifico, nonché l’Associazione dei giovani della CNI), per lungo tempo disseminate per la città. I mezzi per l’acquisto del palazzo sono stati messi a disposizione dal Governo della Repubblica di Slovenia, grazie all’intesa raggiunta dal Deputato al seggio specifico Felice Žiža.